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giovedì 26 luglio 2018

Come sono fatte le scarpe da punta?

Scarpe da punta risalenti al 1800


Tanto amate, quanto odiate, le scarpe da punta sono diventate uno dei segni contraddistintivi della ballerina classica.
Forse non tutti sanno che Maria Taglioni fu la prima ballerina ad eseguire un intero balletto, la Sylphide, con le punte nel 1832. Le sue scarpette in realtà erano più simili a delle ciabatte in seta con le suole in cuoio.
Nel 1895 la rivoluzionaria ballerina Pierina Legnani, decise di rinforzare ancora di più la punta delle scarpette e questo le permise di eseguire i 32 fouettés en tournant del Cigno Nero ne Il lago dei cigni, estasiando il pubblico.






Scarpe da punta risalenti al 1820


La nascita delle moderne scarpe da punta viene molto spesso attribuita ad Anna Pavlova che rinforzò la punta e la suola per dare maggior sostegno al piede.
Queste calzature hanno subito molti cambiamenti negli anni, diventando sempre un po’ più “comode”, in modo tale da non torturare del tutto i nostri piedi… Ma come sono fatte?








1 - TOMAIA
È la parte più esterna, quella che vediamo ed è fatta in raso, seta e cotone. 
Parti delle scarpe da punta

2 - MASCHERINA
Rappresenta la vera e propria punta (chiamato anche guscio) della scarpa ed è il momento di sfatare un mito: no, la punta non è fatta di gesso! Infatti, viene realizzata con della carta imbevuta in resine particolari.

3 - SOLETTA
La soletta esterna è di cuoio, mentre quella interna è composta da cartone pressato e/o cuoio.

4 - NASTRI
Servono per dare stabilità alla caviglia in modo tale da evitare degli infortuni, per questo bisogna essere molto sicuri di averli stretti bene. Possono essere di due tipologie: in raso per un effetto lucido e in nylon per un effetto opaco.

5 - ELASTICO
Viene attaccato alla scarpetta in corrispondenza del tendine d’Achille e serve a non far staccare la scarpetta dal tallone, non sempre viene utilizzato.



C’è un grande lavoro dietro la realizzazione delle punte, per questo vi consiglio di guardare questo video del programma televisivo “Com’è Fatto”: Punte

Buona visione!

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