Infatti alla fine dell'incontro, dopo che il nuovo direttore del corpo di ballo Mauro Bigonzetti e il sovrintendente Alexander Pereira hanno presentato il cartellone con sette opere, di cui tre nuove produzioni, i ballerini della compagnia sono arrivati nel ridotto dei palchi chiedendo di poter parlare al manager austriaco.
Motivo della loro "protesta" pare proprio il programma della prossima stagione che relega due titoli classici -Sogno di una notte di mezza estate e Il lago dei cigni - tra la fine di giugno e luglio, decisamente troppo in là nella stagione .
Secondo i ballerini, si tratta oltre che di una questione fisica con la parte più faticosa della stagione non ben distribuita e la possibilità di perdere la forma, ma anche di "perdere la loro identità", hanno spiegato, dando troppo spazio a nuove coreografie e anche al direttore Bigonzetti , non essendo loro una compagnia d'autore , resta il fatto che ci sono troppi titoli contemporanei per una compagnia di repertorio come la loro.
Comunicato del Corpo di Ballo - immagine dal web |
Pare che la compagnia non ci sta , ad essere attaccata, come danzatori legati ad un "vecchio" stile di Danza -peraltro permettetemi di dire - che è una delle poche compagnie che vantava un repertorio classico - non vecchio - ma classico !
Il neodirettore sta sollecitando la compagnia a dimostrare un atteggiamento più aperto al nuovo.
Ma i malumori restano perché , loro sono il Balletto della Scala e questo teatro li ha abituati a lavorare con maestri di primo livello, conosciuti in tutto il mondo come John Neumeier, Cristopher Wheeldon, Angelin Preljocaj.
Che il nuovo sia, per Bigonzetti, Eugenio Scigliano, un autore come tanti, non è certo una prospettiva stimolante, all’altezza del nome della Scala.
Luigi Saruggia portavoce della compagnia ha dichiarato inoltre - È ciò che temevamo al momento della nomina di Bigonzetti, che avrebbe dovuto firmare un solo titolo nuovo e invece ne presenterà due: ecco lo snaturamento della nostra identità da compagnia di repertorio a compagnia d’autore-
Per rilanciare il ballo Pereira, come si diceva, intende programmare tre nuove produzioni per ogni stagione accanto alle riprese di repertorio. “Non più tutte riprese e una sola novità per anno, come prima” dice Pereira. Per rendere così la stagione più interessante e richiamare anche i critici stranieri, sostiene. Dare spazio a giovani talenti italiani, è il secondo punto. Quindi Eugenio Scigliano che realizzerà “Shéhérazade” e tre danzatori della Scala, Marco Messina, Stefania Ballone e Matteo Gavazzi, che, coordinati da Bigonzetti, metteranno in danza “La Valse” di Ravel . E questa è la seconda produzione. La terza è una serata su suite per clavicembalo e musiche da camera di Haendel, firmata ancora Bigonzetti, con l’immancabile Svetlana Zacharova stella ospite. Pereira lo aveva annunciato: ogni anno un balletto su musica da camera.
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