Se n’è parlato tanto ultimamente, forse sotto un aspetto più frivolo rispetto al peso che ha nella cultura artistica italiana.
Una grande ballerina, un pilastro della danza italiana, un punto di riferimento nell’Arte del nostro paese.
Figlia di un tranviere e di un’operaia, Carla Fracci nacque a Milano il 20 agosto 1936 e decise di studiare danza classica alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, diplomandosi, poi, nel 1954.
Stage di formazione la portarono a Londra, Parigi e New York, gli anni la affiancarono a insegnanti spettacolari, quali la grande coreografa russa Vera Volkova. Dopo pochi anni, la videro sul palcoscenico come prima ballerina: era il 1958.
Nel decennio successivo danzò con grandi compagnie straniere come il Sadler’s Wells Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e l’American Ballet Theatre.
Giselle, Giulietta, Cenerentola, Medea… sono più di duecento i personaggi interpretati da Carla Fracci; interpretazioni storiche, uniche che l’hanno consacrata nella storia della danza.
Il suo modo di far danza esprimeva la vera passione, un grande
sentimento.
" Il balletto ha un linguaggio più penetrante di quello
teatrale, forse è proprio l'assenza della parola a renderlo tale ".
Solo
movimenti unici facevano parlare la Fracci sui palcoscenici e dicevano più di
mille parole.
Durante la sua carriera fu partner dei più grandi ballerini dell’epoca,
tra cui Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshnikov.
Acclamata dai più autorevoli
critici di balletto e applaudita con calore da pubblici di ogni levatura, Carla
Fracci ha calcato i più importanti palcoscenici di Londra, Tokyo, Los Angeles
lavorando con coreografi di fama mondiale come John Cranko, Maurice Béjart.
Sempre attiva nell’Arte, dalla danza alla poesia, di cui si appassiona e di cui
divenne protagonista, grazie a “La
danzatrice stanca” scritta per lei da Eugenio Montale.
Alla fine degli anni ottanta
diresse il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli.
Sempre in
salita la carriera della Fracci, sono stati grandi traguardi raggiunti dalla
famosa ballerina:
- nel 1994
divenne membro dell'Accademia di Belle Arti di Brera
- dal 1995
è presidente dell'associazione ambientalista
Altritalia Ambiente.
- dal 1996 al 1997 diresse il corpo di ballo dell'Arena di Verona,
mentre pochi anni più tardi il corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma.
- Nel 2004 venne
nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO nonché, cinque anni più
tardi, Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze.
Ultima nomina per
Carla Fracci arrivata proprio pochi mesi fa in concomitanza con l’apertura di
Expo Milano 2015: ambasciatrice di un evento mondiale.
Per concludere in
bellezza con ancora un po’ di cultura, mi sposto un attimo sull’editoria dato
che, tra le conquiste di Carla Fracci, vi è anche la pubblicazione di un’autobiografia
intitolata “PASSO DOPO PASSO” pubblicata da Arnoldo Mondadori Editore a cura di
Enrico Rotelli. Leggere la vita di un’étoile, scritta da un’étoile credo sia
emozionante, ma non così come vederla danzare leggiadra sul palco nei balletti
più romantici che la storia della danza ricordi.
Federica
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